Tutte le sostanze psicoattive che vengono assunte in eccesso provocano l’attivazione diretta del sistema cerebrale della ricompensa, che incide sul rafforzamento del comportamento e sulla produzione dei ricordi (definizione dal MANUALE DIAGNOSTICO-STATISTICO DEI DISTURBI MENTALI DSM-5).
Anche il gioco d’azzardo patologico (GAP) ed altre situazioni di dipendenza (per esempio da internet, videogiochi, shopping, sesso, esercizio fisico) attivano spesso i medesimi centri cerebrali della ricompensa. Questo approccio rappresenta un’importante contributo, tuttavia non risulta esaustivo di un ambito complesso che coinvolge aspetti anche sociali, relazionali, normativi.
La terapia quindi, per essere realmente efficace, deve poter inserirsi ed integrare una “presa in carico” multidisciplinare.
L’orizzonte teorico di riferimento scelto, infine, si connota nel senso di “generare il cambiamento” piuttosto che “curare una malattia, un comportamento deviante”.